Sono molto legato (e lo ripeto spesso) al Premio Bindi. Partecipai a questo prestigioso e raffinato concorso alcuni anni fa, 2011, e arrivai appunto in finale con “Edoardo”. I finalisti erano tutti artisti molto al di sopra della media, tanto che il primo premio lo vinse Zibba, negli anni successivi chiamato addirittura alla direzione artistica del concorso.
Fu per me un’esperienza altamente formativa, mi diede forza e coraggio (nonostante la palese stanchezza fisica di quei giorni complicati) per iniziare a suonare sfacciatamente un mezzacoda in pubblico (prima ne ero terrorizzato), fece nascere un’amicizia con Marialuisa De Prisco (grandissima), mi permise di incrociare sul palco, tra i finalisti, sia vecchie conoscenze come Melissa Ciaramella, e sia artisti che ancora conoscevo poco, come Alessandra Caiulo, Massimo Donno, Paolo Pallante, Giuseppe Bonomo o Luca Basso dei Fabularasa. E soprattutto premiò “Edoardo” (targa miglior testo in una giuria presieduta da Giorgio Calabrese), un brano che continua ad essere molto amato del mio repertorio.
Devo tantissimo al Premio Bindi.
Grazie alla sua organizzatrice, Enrica Corsi.