6 Dicembre 2017 | |
21:00 | |
ROMA, "Teatro Arciliuto" | |
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Il Teatro “Arciliuto” di Roma
presenta
Luigi Mariano: voce, piano, chitarra acust.
Alberto Lombardi: chitarra acustica
Primiano Di Biase: fisarmonica, piano
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LE MIE IMPRESSIONI:
Nelle ore immediatamente precedenti alla morte di mia madre, avvenuta poi in nottata, il concerto del 6 dicembre 2017 al “Teatro Arciliuto” è stato non solo il più difficile della mia carriera, ma anche (grazie alla sua intimità e intensità emotiva fortissima) forse in parte lenitivo del grande dolore che stavo attraversando, al punto che (visto il grande affetto con cui sono stato accolto) sono riuscito qua e là addirittura a scherzare col pubblico durante la serata: una cosa che, all’inizio, avevo pronosticato come del tutto impossibile, vista la lacerazione che sentivo nel petto.
Devo dunque ringraziare, oltre ai miei amici musicisti Alberto Lombardi e Primiano Di Biase (semplicemente perfetti e grandiosi) e agli ospiti deliziosi Ernesto Bassignano e l’amica attrice Marzia Ercolani, anche tutte le persone care accorse ad accompagnare questo duro snodo della mia vita, capendo la potente importanza simbolica che aveva per me questa serata. Un pensiero particolare, pieno di stupore e gratitudine, va a chi è arrivato apposta da Udine (Rita), Milano (Giorgia), Benevento (Sabina) e Larino (Tania), prenotando anche treni e hotel da settimane.
Un abbraccio immenso anche a Silvia Luberti, Alessia Deiana con Fabio, a Fabrizio Emigli con Paola, ad Antonello Cacciotto e Silverio, a Luciana e Silvio onnipresenti, al presidente Francesco (autore delle foto in basso), a Pino Angilletta, a Marcello Giaccari, alla cara Anna Rizzello di Casarano e al poeta Leo Villeggiante.
Avete cantato in coro ogni canzone e per due ore il mio dolore ha ricevuto conforto.
“Questa stanza buia nasconderà
armadi di abbracci
e mi vestirà”
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SCALETTA
Inverno 2063 (Luigi al piano)
Fa bene fa male
Canzoni all’angolo
Quello che non serve più
Scambio di persona
Il fantasma di Tom Joad
Mille bombe atomiche
Se ne vanno
Asincrono
Come orbite che cambiano
L’ottimista triste
(strumentali di Lombardi):
– Roma non fa’ la stupida stasera
– Tu vuo’ fa’ l’americano (con Di Biase)
A mille miglia da qui (Luigi da solo)
Alla fine del check (Luigi da solo)
Secondo me gli italiani – Gaber (recita Marzia Ercolani)
Cos’avrebbe detto Giorgio?
Il solito giro di blues
Edoardo
Il disertore (canta Bassignano)
Questo tempo che ho
Il negazionista
L’ora di andar via
AUDIO di “Edoardo“, 6 dicembre 2017
AUDIO di “Questo tempo che ho“, 6 dicembre 2017
AUDIO di “L’ora di andar via“, 6 dicembre 2017
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F O T O
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LA RECENSIONE DI RITA
Teatro Arciliuto, 6 dicembre. Atmosfera magica, poesia e bellezza ad addensare vibrazioni ed emozioni nell’aria, ad incastonarle per sempre tra i ricordi più preziosi.
Ché la bellezza sa farsi commozione e gioia, divertimento, condivisione e gratitudine.
Luigi, dall’angolo che predilige, dà voce al suo mondo che è ormai anche il mondo di chi ama la sua musica. Annullata ogni distanza, inonda il teatro di energia e calore, rendendo speciale ogni attimo, ogni nota, ogni parola, ogni dedica.
Il tempo, quello che non gli basta mai, scivola via troppo in fretta, tra brani straordinari che aderiscono come una seconda pelle, che rimangono addosso come un profumo, una carezza, un sorriso, un abbraccio.
Canzoni ricercate, raffinate, potenti, che l’angolo non contiene più, canzoni che esondano con la forza dell’autenticità, in grado di arrivare in profondità, là dove ognuno può accoglierle, di raggiungere tutti, anche “a mille miglia da qui”.
Cosi sarà. Tempo al tempo. Grazie ai musicisti strepitosi, alla bravissima Marzia Ercolani.
Grazie Luigi. Un abbraccio infinito.
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LA RECENSIONE DI GIORGIA
GRAZIE.
Grazie per la splendida e struggente inverno 2063, cantata davvero dal profondo del cuore, arrivata come un fulmine a squarciare il cielo del Teatro Arciliuto e a dare il LA ad una serata memorabile. Grazie per la meravigliosa “A mille miglia da qui”, brano che adoro e che sentire dal vivo (con dedica a noi venute da lontano😍) è stata un’emozione enorme. Grazie per la versione più intimista e acustica della mia adorata “Alla fine del check”, che mi ha commosso fino alle lacrime. Grazie per una scaletta perfetta che ha alternato momenti di risa, a momenti di introspezione e di riflessione. Grazie agli splendidi musicisti che hanno impreziosito e arricchito una serata fantastica. Grazie al contributo di una bravissima attrice (Marzia Ercolani), perché recitare Gaber e recitarlo bene, senza scimmiottarlo, ma trasmettendo le stesse emozioni che trasmetteva lui è un’impresa ai limiti dell’ impossibile. Grazie per tutte le splendide canzoni che ho cantato col cuore insieme a te. Grazie per essere il grande Artista che sei, capace di trasmettere un mondo intero attraverso la tua musica e le tue parole. Grazie per la bella persona che sei, che traspare da quello che canti e, soprattutto, da come lo canti. Grazie perché hai creato un’atmosfera unica e magica, piena di emozioni, quelle potenti, che ti entrano dentro e non ti abbandonano per giorni e poi rimangono comunque sempre lí e sono un sereno ricordo da ripescare nei momenti no. Un concerto e una serata che mi porterò dentro per sempre. GRAZIE Luigi Mariano❤
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LA RECENSIONE DI ALESSIA
È stato un concerto bellissimo, anzi… non è stato un concerto… ma un momento di condivisione, un richiamo continuo tra le nostre e le tue emozioni. Girava tanta energia, tanta poesia. Mentre ti esibivi con i musicisti eccellenti da cui eri accompagnato, mi venivano in mente immagini di cose buone, fresche pulite. Se avessi dovuto accostare un odore al tuo concerto, sarebbe stato quello del bucato appena steso, del pane appena sfornato, di un mazzo di fiori di campo appena colto. Condivido assolutamente quanto detto da Ernesto Bassignano, presente allo spettacolo: la tua piú grande forza è quella di riuscire a rendere in modo semplice pensieri ed emozioni anche molto complessi e profondi. E la tua limpidezza fa vibrare le corde del cuore di chi ti ascolta. Bravo!