16 Luglio 2009 | |
22:30 | |
BOLOGNA, "Zammù" | |
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Lo “Zammù” di Bologna
presenta
LUIGI MARIANO
concerto acustico
voce, chitarra e armonica
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LE MIE IMPRESSIONI:
Dopo la bella intervistina pomeridiana fàttami dalla giornalista Wilma Massucco, in serata sono arrivato sgocciolante allo Zammù, pur esso al centro di Bologna, un posticino che però non è un bar come il “Ginga”, ma un vero locale, in cui si ascolta musica di qualità, in particolare (per precisa volontà dei due simpatici gestori Massimo e Laura, una coppia catanese) la poetica dei cantautori: il mio habitat, insomma.
E infatti, nonostante il caldo e l’umidità fossero addirittura peggiorati rispetto alla sera prima, imperlando la mia fronte di gocce di sudore grosse come noci già al primo pezzo, mi sentivo in realtà in gran forma, perché la gente mi ascoltava con interesse e attenzione, apprezzando molto. E quando io “sento” di essere nel mio habitat (come il 5 aprile 2009 al teatro di Aradeo) tiro fuori ottime prestazioni, per il semplice fatto che mi sento gratificato nel mio lavoro, dedizione e passione.
Ho dunque nuovamente “sgocciolato” altri 17 brani, sostituendo “Quante volte ti avrei” con “Occhio!”, mai eseguita prima dal vivo. Per il resto scaletta molto simile a quella del Ginga, con le 3 cover iniziali (“Io non mi sento italiano”, “Bambini venite parvulos” e “Il fantasma di Tom Joad”), a cui hanno fatto seguito una lunga sfilza di miei brani, ben alternati al solito tra i miei 3 diversi generi (ironia-intimismo-impegno).
Dei 3 concerti bolognesi, questo allo Zammù è stato senza dubbio il migliore.
Erano presenti, oltre a mio cugino Gianluca Ricciato, che mi ha ospitato per ben 4 notti (Dio l’abbia in gloria) e a qualche suo amico, anche Tony Filoni da Galàtone con due amiche straniere (meno male che ho cantato “Wish you were here”, così ho dato gusto anche a loro).
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F O T O