19 Luglio 2009 | |
20:00 | |
CASTEL D'ARIO (MN), vicino al Castello | |
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Il “Festival Musicale per la Pace”
presenta
LUIGI MARIANO
set acustico
voce, chitarra e armonica
scaletta:
– 19 luglio 1992 (Pollina)
– Il giorno no
– Il negazionista
– Il singhiozzo
– Almeno un grido
– Solo su un’isola deserta
– Asincrono
– Questo tempo che ho
– Il fantasma di Tom Joad (Springsteen)
– RAI libera!
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LE MIE IMPRESSIONI:
E’ sempre bello tornare ogni anno nel Mantovano a riabbracciare vecchi amici come Alessandro Sbarbada, l’indefesso organizzatore della serata, che se davvero (come ammicco nella strofa finale aggiuntiva de “Il negazionista”) non esistesse, in realtà poi bisognerebbe inventarlo; nonché ritrovare il caro amico e grande artista Luca Maciacchini che ritrovo ogni volta e che ha presentato un estratto del suo nuovo bel lavoro di teatro-canzone. In genere approfitto poi di questo mio viaggetto al nord per andare a trovare e ad abbracciare Alessandra Salsi e Federico a Novellara (RE), due amici straordinari e generosi, tra i migliori che ho, che mi ospitano, mi sfamano e mi riempiono di affetto e regali, accompagnandomi anche a Castel D’Ario, che non è precisamente dietro l’angolo.
Quest’anno il Festival per la Pace, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, s’è arricchito anche di un’opportuna connotazione “antimafia”, tanto che per l’occasione ho voluto indossare una camicia bianca: il bianco è il simbolo sia della pace che dell’antimafia. Ospite il giornalista siciliano Pino Maniàci, di Telejato, che da tempo ha intrapreso una vera e propria guerra (quasi personale), contro Cosa Nostra, con un coraggio e una determinazione feroci.
Per l’occasione è stato intervistato da “Rete 180”.
La red-sister Cecilia De Toma, col piglio, la comunicativa e la simpatia che la caratterizzano, è arrivata da Roma, è salita sul palco a parlare della “Marcia mondiale della Pace”, un’iniziativa simbolica promossa dal Movimento Umanista, che ha visto un’infinità di adesioni e di sponsorizzazioni da parte di tantissimi artisti e associazioni.
Bellissima l’esibizione di Fabrizio Varchetta e della sua band folk-country, ma anche dei mitici “Choolers”, che hanno il record delle partecipazioni al Festival e con cui ho finalmente chiacchierato un po’. Mi hanno detto che mi seguono, neanche lo sapevo!
Ho suonato verso le h 20.00, per quasi 45’, una decina di brani, tra cui due cover, la prima delle quali è stata proprio “19 luglio 1992” di Pippo Pòllina. Poi mi sono lasciato andare con le mie solite, da “Il giorno no” a “Questo tempo che ho” a “RAI libera!”.
Ho inserito anche due miei brani a cui tengo molto, come “Almeno un grido” e “Asincrono”.
Sotto i due video riassuntivi.
Service eccellente, ottima acustica, bel pubblico, che si alternava tra gli stand e le sedie sotto il palco, predisposte per ascoltare la musica.
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VIDEO: prima parte
VIDEO: seconda parte