Omaggio a Gaber – Chiedo scusa se parlo di Giorgio
28 Luglio 2014
21:30
TORRE VADO (Le), zona Porto
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L’amministrazione comunale
di MORCIANO di LEUCA e
il dir. art. Francesco De Siena
presentano:

 

“CHIEDO SCUSA SE PARLO DI GIORGIO”
Omaggio al sig G

 

Luigi Mariano:
voce, chitarra.

 

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LE MIE IMPRESSIONI:
Certe serate rivelano una magia inaspettata e, per una serie di alchimìe (casuali e non), diventano addirittura… memorabili.
Innanzitutto le condizioni climatiche (e là ti deve “dire culo“, specie poi quest’anno): pur avendo suonato d’estate moltissime volte su palchi e piattaforme proprio SUL MARE, beh però mai in vita mia m’era capitata una % di umidità così bassa in location del genere (e oltretutto il mare era liscio come l’olio): praticamente… aria secca! Un ossimoro marino! Da non credere. Una vera goduria per chi suona, e in particolare per l’impianto e gli strumenti, che alla fine non ho neanche asciugato da una sola goccia d’acqua. Ero stupito. In altre circostanze, cantando col mare a due metri, ero tornato a casa come avessi suonato sotto un vero nubifragio o uragano, coi vestiti zuppi da strizzare forte e gli strumenti tutti bagnati, pericolosamente a rischio. Macché. Lì, al porticciolo di Torre Vado, alle 22, c’era un aria perfetta: niente vento, niente umidità, niente caldo, niente freddo. Spettacolare.
Sono poi rimasto molto piacevolmente impressionato dagli amministratori locali e dagli organizzatori, di nuova elezione, che (un po’ in controtendenza rispetto a molti eventi estivi sul mare) puntano con coraggio a cose più di “sostanza” (jazz, teatro, cantautori e così via) e hanno creato per l’estate un bellissimo cartellone, variegato, culturale. Complimenti per le iniziative: il coraggio “paga” eccome. E ieri sera lo dimostra ampiamente.
La magia più grande, infatti, me l’ha riservata il folto e attento pubblico: tutti seduti, non è volata una mosca per quasi due ore di musica e monologhi, realizzando quello che sempre è stato e sarà l’habitat “estivo” di questo mio spettacolo, ossia il “piccolo teatro all’aperto”. Poi è fin troppo facile prendersi i complimenti entusiastici di tutti e gli applausi scroscianti tra un brano e l’altro o gli urletti alla fine: la verità è che senza degli organizzatori capaci, volenterosi e attenti, che creano le condizioni “giuste e idonee” per la buona riuscita, qualsiasi spettacolo può risultare una ciofeca, anche se come artista tu fossi dio in terra o avessi esperienza da vendere. E’ una questione di rispetto che si deve al “pubblico” da un lato e agli “artisti sul palco” dall’altro. E ieri a Torre Vado ha funzionato tutto come dovrebbe sempre funzionare, non certo solo per merito mio.